atomic heart
Produzione

Immagina: stai creando un videogioco. Ci sono molte incognite che ti aspettano a ogni passo che fai, e molti dubbi -dalla tecnologia, tipo quale sistema operativo scegliere, al genere (sparatutto o GDR?)- assillano uno sviluppatore nella fase di pre-produzione. Scegli il sistema e le meccaniche di gioco, lavori ai minimi dettagli del genere, curi tutti gli aspetti delle meccaniche… il tutto mentre cerchi di dare vita a una visione unica e trasformarla in un progetto chiaro e concreto.

A questo punto devi capire cosa fare con la trama e la sceneggiatura. Qualche domanda: “Quanto ci metterò a completare la storia?”, “Quanti protagonisti ci saranno?”, “Il personaggio parla come in Bioshock, o sta zitto come in Half-Life?”, “Se ci saranno dei filmati non interattivi, saranno in prima o in terza persona?”, “Quanti ce ne saranno?”, “Sarà un gioco pieno di azione ed esplosioni, o piuttosto un gioco con tanti dialoghi e chicche in stile Tarantino?”

Troppa teoria?
Certo!

Se si guarda al lavoro a posteriori, è proprio così che va. E comunque, le questioni appena elencate sono solo una minima parte di quelle che abbiamo dovuto affrontare. Naturalmente avevamo una trama da cui partire, ma non avevamo ancora i dialoghi. Sapevamo anche che il protagonista avrebbe parlato, perché aveva fin troppo da dire, e anche con modi palesemente e sconciamente russi!

Naturalmente volevamo che il giocatore non avesse mai -e ripeto MAI- la tentazione di saltare questi filmati. Dopotutto il gioco si incentra su una storia, e tutti i nostri sforzi andrebbero perduti, se il giocatore saltasse quelle parti narrative.

Con questi pensieri in mente siamo riusciti a delineare la produzione del nostro gioco, le sue dimensioni e tutto il lavoro che c’era da fare.

Oggi disponiamo di un nostro studio di produzione. Abbiamo scritto una storia fantastica e assoldato la gente migliore per questo progetto. 278 colloqui a cui sono sopravvissute 7 persone. Abbiamo scelto il maggiore Nechaev (P-3) fin dall’inizio perché il nostro attore Sasha Lomov è proprio il maggiore Nechaev in carne e ossa.

Poi abbiamo ordinato le tute Xsense e i caschi Dynamixyz. Abbiamo imparato a usare tutta questa attrezzatura e a registrare e interpretare i dati dalle telecamere motion capture e facciali. Abbiamo scansionato i nostri eroi, creato scansioni 3D con 56 emozioni e acquistato costumi di fattura impeccabile dalle aziende migliori del mondo. Abbiamo speso un anno intero per la preparazione e per fare in modo che tutto funzionasse.

Naturalmente non abbiamo dimenticato la telecamera virtuale, per dare la possibilità al nostro cameraman di girare scene che fossero fedeli alla realtà. Con un montaggio ineccepibile, ovviamente.
Abbiamo fatto tutto questo per produrre un’ora e mezza di meravigliosi filmati per Atomic Heart. La trama di un potente thriller fantascientifico creata da persone che non solo amano il lavoro che fanno, ma che lo adorano proprio.

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